Cap. 3.3. Valutare le competenze del terapista

10:00 seduta di terapia individuale
10:05 chiesto notizie su dove si trovi il terapista. Nessuna risposta
10.10 avvisati: il terapista sta arrivando
10.22 il terapista arriva e si guarda intorno cercando un collega
10.30 la terapia inizia. Il terapista richiede a X. di sollevare per 12 volte la gamba. Ma X può
contare fino a 12? Può sollevare la gamba? Sa cosa significhi "sollevare" la gamba?
Il terapista va via prima di aver avuto la risposta a queste domande.
10.40 il terapista ritorna, scuote il paziente, chiede se ha fatto i dodici sollevamenti
"Sì" è la risposta. Ma avrebbe dovuto essere "No".

Se queste sono le annotazioni che state prendendo e il terapista sta agendo nel mondo che descrivete sul taccuino, immaginate ciò che accade quando voi non siete presenti. E per questo motivo che dovete essere spesso presenti. Non appena vi rendete conto che c'è qualche problema, fate qualcosa subito. Valutate se il problema è con il terapista o con qualcun altro e chiedete un cambiamento di figura. Qualche volta c'è un conflitto di personalità fra il paziente e il terapista. Mentre voi non siete qualificati per giudicare l'esperienza tecnica del terapista, certamente potete dire se quest'ultimo è impaziente, sprezzante, apatico, crudele, negligente, severo o solo schietto con il vostro familiare. Dovreste però essere consapevoli che molti terapisti sono necessariamente severi per motivare il paziente che altrimenti non sarebbe motivato; cercate di osservare attentamente. E' comunque abbastanza certo che un paziente esprimerà una grande antipatia per un terapista eccessivamente duro o che lo sfida. La sfida tra il paziente e il terapista deve essere sempre produttiva. Non è un matrimonio...è ancora più importante! C'è una vita in gioco! Alcuni pazienti si trovano meglio con terapisti uomini piuttosto che donne (generalmente i pazienti maschi circondati da più figure femminili nella loro vita quotidiana hanno bisogno di una presenza maschile). Sulla base di quanto da voi annotato sul vostro taccuino (ad esempio che una seduta di un'ora in realtà dura 20 minuti), avrai dei validi motivi per chiedere un cambiamento del personale. Se la vostra documentazione dimostra che l'équipe non sta operando con efficienza prendete un appuntamento con il direttore sanitario ed esponente il vostro problema. Ricordate a loro e a voi stessi che come siete entrati potete uscire. Se non ci sono servizi alternativi, minacciate di andare dalla figura di più alta responsabilità. Tutto ciò può risultare sgradevole ma è necessario lottare per ciò che sapete essere giusto. Il vostro familiare merita di ottenere una buona terapia che lo aiuti a mantenere in buone condizioni il corpo lo spirito e la mente inclusi il tono muscolare, la flessibilità, la coordinazione, la capacità motoria, la cognizione e la parola. Una buona riabilitazione mira a questi risultati. Ricorda ai responsabili della struttura questi tuoi diritti fondamentali e fai capire che intendi fare ciò che è necessario per ottenerli. I vostri diritti sono garantiti dal fatto che voi volete bene a una persona che non può lottare per se stessa. Un buon servizio riabilitativo terrà presente la vostra opinione. Voi siete gli unici che sanno che persona è il paziente e chi era prima dell'ictus.

Una cosa importante da considerare è che persino se hai trovato il migliore servizio riabilitativo con i migliori terapisti del mondo, il progresso nel recupero dell'ictus sarà molto lento e si misurerà su incrementi minimi. Niente avverrà rapidamente. Parlare, camminare, muovere il braccio colpito, niente di tutto ciò che vorreste accadrà dall'oggi al domani anche se la terapia è tempestiva e il terapista lavora per ogni minuto del suo tempo. I risultati spesso variano da individuo a individuo. Ricorda quanto abbiamo già detto, dopo un ictus i percorsi sono raramente simili. Sfortunatamente non c'è una tabella prestabilita per determinare il grado di recupero e quanto succederà al vostro familiare. Comunque il recupero non si esaurisce in tre mesi o tre anni, ma continua per tutta la vita. Magari adesso pensate che il recupero sia lento ma ci sarà un giorno in cui sarà ancora più lento, battete il ferro finché è caldo, usate questo tempo saggiamente e per un maggior vantaggio del vostro familiare. Assicuratevi che chiunque intorno al vostro caro agisca nel modo più utile. Non c'è posto per le cose negative in questo scenario. Cercate assolutamente di non fare paragoni con altri durante il percorso terapeutico. E di questo devono essere consapevoli tutti: amici e parenti. Dovete ricordare che ogni cervello recupera con un ritmo e un grado diverso, non importa quanto sia motivato il paziente, quanta terapia sia stata fornita ed è chi, non permettete comunque che la parola MAI sia pronunciata. Se il vostro familiare sta ricevendo delle cure per rilassare i muscoli o delle medicazioni, assicuratevi che queste siano fornite nel momento migliore; è certamente più facile fare gli esercizi fisici nel momento in cui non si prova dolore, così assicuratevi che per quanto possibile che queste medicazioni non siano svolte senza alcuna considerazione di quando avrà luogo la terapia fisica. A volte i dottori e gli infermieri non ci pensano.

Poiché il progresso così lento, è molto importante incoraggiare continuamente il vostro familiare a lavorare e a non arrendersi. Festeggiate ogni progresso non importa quanto sia insignificante. Prendete un grande calendario e segnate tutti la data dell'ictus e tutti gli eventi importanti che avete vissuto: primo pasto solido, primo passo, ecc....... fate in modo che il vostro caro sia consapevole della data, del numero e del nome dei giorni e dei mesi che spesso tende a dimenticare. Ciò lo aiuterà nella consapevolezza del tempo che passa. Nei momenti di scoraggiamento è utile dire: "Guarda qui...due settimane fa non potevi farlo. Ora sei un esperto nel...". Quando qualcosa di importante accade (primo passo, primo barlume di movimento) fate una festa! Prendete dei palloncini, cibo e bevande, per una simile occasione. L'impazienza è una grande determinante dell'ictus così è importante non posticipare mai queste feste. Mostrate al vostro familiare quanto siete orgogliosi di lui ora, e non dimenticate di scrivere ogni evento sul calendario, circondato da una stella rossa. Fate delle foto o dei video perché è quasi garantito che vorrà rivedere il proprio progresso. Loro ricordano com'erano prima dell'ictus e sono costantemente consapevoli di non essere più così. Cercate fortemente di tenere il vostro familiare consapevole della sua presenza nel mondo. Guardate le notizie di attualità, discutetele, ascoltate la musica insieme. Parlate di ciò che state vedendo, facendo, ascoltando. Parlate della famiglia, degli amici, di tutte le cose di cui normalmente avreste parlato e con lo stesso tono di voce che eravate soliti usare. Sì, i vostri familiari hanno sofferto di un'ictus ma hanno bisogno di sapere che il mondo intorno a loro è ancora la e aspetta il loro ritorno. Proprio come avete fatto durante la fase del ricovero in terapia intensiva, decorate la stanza del vostro familiare nella struttura riabilitativa. Appendete le foto degli amici e della famiglia. Questo aiuta i pazienti a ricordare chi sono e allo staff di accedere ad un'altra dimensione della persona che giace in quel letto: questa era una persona attiva con una sua famiglia, questa è una persona amata. Inoltre le foto stimolano mentalmente, così come il giornale se la persona è in grado di leggere.

Se possibile accompagnate il vostro familiare fuori dalla stanza per farlo camminare lungo il corridoio. Esplorate insieme ogni angolo. Cercate di farlo uscire il più possibile. La stanza serve per dormire e riposare, non è un posto per nascondersi e scappare dal mondo. Non appena vi è permesso portatelo fuori dalla struttura. Se possibile portategli del cibo diverso, non da ospedale. Se non ci sono problemi di deglutizione, un buon pasto costituito dei cibi preferiti del vostro familiare lo conforterà e al contrario dell'opinione dei medici non porterà ad una morte istantanea. E comunque siate prudenti, non esagerate.